Non proprio. Vero è che entrambe sono legate a una reazione al glutine: proteina presente nel frumento, segale, orzo e altri alimenti/bevande che contengono questi cereali.
Malattia celiaca
La differenza sta nel fatto che la celiachia (detta anche malattia celiaca) è una malattia autoimmune, in cui il consumo di glutine danneggia i villi presenti nel piccolo intestino e interferisce con l’assorbimento dei nutrienti del cibo.
“Le persone nascono con un gene predisposto alla celiachia e nel momento in cui assumono glutine si innesca la malattia”, spiega il dottor Alessio Fasano, direttore del Centro per la Ricerca e la Cura della Celiachia del Massachusetts General Hospital di Boston.
Alcune persone riescono a tollerare il glutine per un po’, ma poi improvvisamente qualcosa cambia e il corpo non è più in grado di tollerare gli alimenti a base di glutine, scatenando così varie reazioni.
È possibile sviluppare la malattia celiaca a qualsiasi età e attualmente ne soffre l’1 per cento della popolazione mondiale. In Italia si stima che circa 500mila persone ne soffrono in modo inconsapevole.
Una diagnosi precoce è importante: la qualità di vita della persona celiaca cambia drasticamente nel momento in cui si inizia una dieta adeguata alla propria condizione. Ciò non significa privarsi dei piaceri della vita, ma fare scelte mirate per garantire al proprio corpo il corretto apporto di nutrienti gluten-free.
Sensibilità al glutine
Al contrario la sensibilità, o intolleranza al glutine, non è una malattia autoimmune, né ha una componente genetica. Si tratta infatti, di una condizione che colpisce circa il 7% della popolazione, prevalentemente femminile, che si caratterizza da sintomi simili a quelli della malattia celiachia, tra cui: gonfiore e dolore addominale, sindrome del colon irritabile, sonnolenza, cefalea e irritabilità.
Con la sensibilità al glutine, una persona può essere in grado di tollerare piccole quantità di glutine senza avvertire sintomi particolari e potrebbe persino trattarsi di un problema temporaneo”, spiega Fasano.
La malattia celiaca invece è per la vita: è bene saperlo per capire che la scelta di alimentarsi al 100% senza glutine non è un’opzione.
In presenza di celiachia, il sistema immunitario risponderà in modo aggressivo ad ogni forma di assunzione di alimenti a base di glutine: che si tratti di una briciola di pane o di un piatto di pasta.
Per tutte queste ragioni e in presenza di sintomi specifici, si consiglia di rivolgersi al proprio medico di base per indagare e capire se si soffre di malattia celiaca o sensibilità al glutine.